Qualcuno però mi ha fatto riflettere su questo fatto. Mi è arrivato un commento molto piacevole su Facebook riguardo a questo mio piccolo pezzo di mondo, in cui effettivamente di italiano non c’è nulla (tranne ora due post, questo e il precedente, e una pagina di introduzione).

Comunque, se vi capita di leggere questo avviso, vi prego di non temere di commentare qualsiasi post vogliate in qualunque lingua. Cercherò di rendere più visibili i link ai vari lavori di letteratura elettronica che sto commentando, in modo tale che anche se non viene letto tutto il post sia possibile discutere del suo contenuto. Lo scopo principale di un blog, d’altronde, non è solo quello di dire la propria sul mondo, ma anche di condividerla e, se necessario, alterarla e adattarla. Quindi, viva la poliglossia.